Tempo di vacanze, ma la dieta va in vacanza? Già da alcune settimane i miei pazienti al controllo mi dicono “ma in vacanza come faccio a seguire la dieta?”.
Giusta osservazione! Non facciamoci illusioni: quando si stacca, si stacca da tutto, anche dalla voglia di seguire un regime alimentare, e allora eccomi qua a mettere per iscritto tutto ciò che sto ripetendo a disco rotto dai primi di giugno!
Eh si, perché c’è una bella differenza fra le vacanze in montagna a scarpinare fra sentieri più o meno in salita, e le vacanze al mare, sdraiati tutto il giorno sotto il sole! Ancora diversa è la vacanza culturale nelle grandi città, di corsa per sfruttare tutto il tempo possibile a visitare i musei prima dell’ora di chiusura. Nel primo caso avremo un aumento del dispendio energetico, per cui possiamo anche decidere di mettere in pausa la dieta per qualche giorno; nel secondo, invece, possiamo incorrere nel rischio di annoiarci: abituati alla frenesia della città, non aver niente da fare potrebbe indurci a smangiucchiare più del dovuto; nell’ultimo caso è fuori discussione dedicare un tempo sufficiente al pasto, soprattutto al pranzo, quindi si deve mettere in conto il panino al volo piuttosto che un bel gelato!
Un’altra importante differenza c’è fra la vacanza in hotel, dove non dobbiamo preoccuparci di fare la spesa e di cucinare, ma abbiamo poca scelta, soprattutto sulla cottura dei cibi e sull’uso di determinati condimenti, e la vacanza in appartamento, in cui ci dobbiamo dare un po più da fare, ma abbiamo anche la libertà di continuare la dieta. Una terza opzione è il campeggio: anche in questo caso libertà assoluta, con le limitazioni della preparazione di determinati pasti senza avere una vera e propria cucina a disposizione.
Quando siamo in hotel il buffet si deve trasformare dal peggior nemico nel nostro alleato dietetico: è vero che offre tante tentazioni, ma è anche vero che siamo noi a decidere cosa e quanto! A colazione sfruttiamo la possibilità di non fare mai la stessa: in questo modo assaggeremo tutto, ma in giorni separati, riuscendo a mantenere nella norma l’apporto calorico. Durante i pasti, solitamente il buffet è per i contorni, mentre il primo e il secondo sono serviti al tavolo: anticipiamo il contorno di verdura cruda, così da avere meno appetito quando arrivano le portate principali; per queste prendete accordi con il maitre di sala dal primo giorno, perché faccia in modo che la vostra porzione sia sempre la metà rispetto a quella servita normalmente. In questo modo potrete assaggiare tutto senza rinunciare ad alcuna portata!
In appartamento, se c’è la voglia di cucinare, si può anche decidere di continuare a seguire la dieta, magari coinvolgendo tutta la famiglia in una sorta di “vacanza salutare”, con un piccolo strappo alla regola: lasciate la bilancia a casa ed esercitate il vostro senso di fame e sazietà! Un secondo consiglio che mi sento di dare è quello di scegliere, all’interno delle categorie alimentari suggerite dalla dieta, quei prodotti tipici del posto di villeggiatura: ad esempio, se il giovedì a pranzo avete il formaggio, scegliete un formaggio della zona; in questo modo la dieta risulterà meno noiosa!
In campeggio via libera ai piatti freddi: prosciutto e melone, riso freddo, pasta fredda, tonno e pomodori, insalata caprese! Attenzione però: a volte i piatti freddi non danno l’idea di aver fatto un pasto completo, quindi tenete controllate le porzioni, e quando vi viene da dire “ma si, prendo il mega gelato con triplo gusto e aggiunta di panna montata, tanto ho mangiato solo due fette di prosciutto con un po di melone (che tanto è tutta acqua)”, ricordatevi di tirare fuori lo scontrino della bilancia del salumiere e controllate quanto pesavano, effettivamente, le due fettine di prosciutto!
Le vacanze servono per riposarsi, ma anche per arricchirsi: ci si ricarica di energie, si visitano posti nuovi, si imparano usanze e lingue diverse; ricordiamoci che il cibo è il prodotto di una delle più importanti rivoluzioni culturali: la CUCINA! Arricchiamo il nostro palato di nuovi sapori, educhiamo la nostra mente con diversi modi di elaborare cibi conosciuti! Questo comporta una grande ricchezza emotiva, che ci sazia con la qualità e non con la quantità!
P.S. Mi sono dimenticata le vacanze dai parenti: ecco, in questo caso, dimenticatevi la dieta a casa, dimenticatevi di essere a dieta, evitate le bilance per tutta la durata delle vacanze e per almeno due settimane dopo il rientro! Le vacanze dei parenti arricchiscono di affetto, ma è indubbio che i pranzi delle nonne e delle zie arricchiscono anche la massa grassa!
BUONE VACANZE A TUTTI!