Bioimpedenziometria, a Cecina il tuo fidato nutrizionista
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Bioimpedenziometria. Ne hai mai sentito parlare? Se stai cercando a Cecina un nutrizionista esperto, sono pronta a riceverti e spiegarti la sua importanza nel dettaglio.
Cominciamo dalla definizione di bioimpedenziometria e dalla sua descrizione. È una tecnica relativamente recente di misurazione non invasiva, rapida, indolore, senza controindicazioni, affidabile e ripetibile che fornisce dati quantitativi e qualitativi riguardo la composizione corporea, l’idratazione e lo stato nutrizionale.
A cosa serve fare un esame BIA?
Grazie ad essa il biologo nutrizionista può determinare lo stato idrico e nutrizionale del paziente, dal quale partire per elaborare il miglior piano nutrizionale per le sue esigenze. In seguito è anche misura di valutazione del percorso seguito, per capire se stia dando i risultati sperati. Non solo di dieta si parla, ma di benessere.
Lo strumento che utilizzo per effettuare la bioimpedenza è la BIA 101 ASE AKERN, la quale utilizza il metodo di analisi BIAVECTOR per lo studio della composizione corporea a modello tricompartimentale: in pratica il corpo viene considerato diviso in tre compartimenti:
- la massa grassa
la massa non grassa suddivisa in:
- massa corporea extracellulare
- massa corporea cellulare
Questo perché negli anni della Seconda Guerra Mondiale, un medico della marina militare statunitense cominciò a studiare la composizione corporea dopo che ben 17 su 25 dei giocatori di football della sua città erano stati scartati alla visita di leva per eccesso di peso in base alle tabelle di normalità peso/altezza. Naturalmente i giocatori di football erano molto muscolosi e non grassi: il muscolo è più pesante del grasso, pertanto tali soggetti risultavano in sovrappeso rispetto al solo parametro dell’altezza. Ecco la prima indicazione che metro e bilancia sono falsi amici!
Su quali principi si basa la bioimpedenziometria?
I tessuti corporei si possono comportare da non conduttori di elettricità, cattivi conduttori, buoni conduttori o dielettrici, cioè trattenitori di cariche. La conducibilità elettrica si misura attraverso la resistenza corporea, cioè la capacità di non far passare corrente, il cui valore è inversamente proporzionale ai liquidi contenuti in grande quantità nei tessuti magri; mentre la capacità dielettrica si misura in reattanza corporea, cioè la capacità di non far passare corrente elettrica poiché un condensatore la accumula, il cui valore è direttamente proporzionale alla massa cellulare attiva, poiché le membrane delle cellule si comportano appunto da condensatori. L’impedenza corporea è la somma di questi due valori: resistenza e reattanza.
Come si esegue la Biomipedenziometria?
Il paziente si deve sdraiare su un lettino con le braccia lungo i fianchi ed attendere qualche minuto in modo che i liquidi corporei si distribuiscano uniformemente; quindi l’operatore applica sulla mano e sul piede destro del paziente quattro elettrodi in posizioni ben precise, ai quali collega i cavi della BIA. Lo strumento fa passare nel corpo una corrente alternata di bassissima intensità ed alta frequenza, quindi registra la velocità e la modificazione di essa, fornendo i dati di resistenza e reattanza. A questo punto, attraverso l’utilizzo di un software, vengono prodotti dei grafici che permettono di valutare: la quantità di acqua totale; applicando sulla quantità di acqua totale il coefficiente fisso di idratazione, la massa magra corporea e per differenza la massa grassa; inoltre, sulla base dei dati di reattanza e dei dati antropometrici, si valutano anche altri valori come la massa cellulare attiva, la massa corporea extracellulare, l’acqua corporea intracellulare e quella extracellulare.
Prenota adesso una consulenza e una Bioimpedenziometria a Cecina, troverai me, Chiara Caffarata, biologo nutrizionista (a Cecina come a Volterra, Venturina e Montecatini Val di Cecina).